Nel gennaio del 1984 Anna Grazia D’Oria e Piero Manni, due insegnanti quarantenni, danno vita alla rivista di letteratura “l’immaginazione”; attorno a essa nascono e si consolidano rapporti con intellettuali su tutto il territorio nazionale; in particolare, legati all’Università di Lecce, vi sono Maria Corti e Romano Luperini.
Sembra quasi naturale che dalla rivista germogli una casa editrice: il primo titolo di Manni, significativo dell’impegno civile e militante con cui nasce, è Segni di poesia lingua di pace, con poesie contro la guerra di, tra gli altri, Caproni, Frabotta, Luzi, Malerba, Pagliarani, Rosselli, Sanguineti, Volponi, Zanzotto.
Si parte con tre collane: “La scrittura e la storia”, diretta da Romano Luperini, con testi di Fortini, Malerba, Pagliarani, Volponi, Sanguineti accanto ad esordienti; “Mat”, curata da Donato Valli, legata a voci del Sud; “Selenite”, di Maria Corti, che presenta inediti ripresi dal Fondo Manoscritti di Pavia di autori come Bodini, Cardarelli, Palazzeschi, Saba.
La casa editrice è una casa stricto sensu, quella dove abitano i due editori, a Lecce: il soggiorno inizia a riempirsi di libri, che vengono spediti a una selezione di librerie in tutta Italia.
Però quella distribuzione fai da te non è capillare, è complicata, farraginosa, economicamente faticosa. Manni lancia una campagna stampa per cercare un distributore nazionale: per primo ne parla Enzo Siciliano sul “Corriere della Sera”, concludendo il suo articolo con “piccolo è bello”; poi arriva a Lecce Grazia Cherchi a raccontare come questi due “giovani e coraggiosi editori”, scrive la Cherchi, facciano libri importanti, ma che non riescono a far circolare.
Risponde all’appello Fausto Lupetti, editore milanese nel campo della comunicazione, e attraverso alcuni titoli in coedizione con lui Manni entra in PDE, una azienda di promozione e distribuzione libraria da sempre attenta alle realtà indipendenti.
La casa editrice cresce, e nel 1996, con l’ingresso di Grazia, la figlia maggiore dei due, diventa una srl.
Dal 2003 si trasferisce di sede spostandosi in un ex tabacchificio a San Cesario (con una piccola propaggine a Milano), ha oltre 2000 titoli in catalogo, una produzione sempre attenta alla poesia e alla narrativa, con uno scaffale rilevante di saggistica d’inchiesta, e di letteratura per bambini legata ai temi sociali; ha avuto premi importanti (ricordiamo la Cinquina dello Strega, nel 2017, con Un’educazione milanese di Alberto Rollo), i piedi ben piantati nel territorio e lo sguardo verso orizzonti più ampi.
Di fondo, come scriveva Piero Manni nel 2014 ripubblicando Segni di poesia lingua di pace, quando è nata la casa editrice e ancora oggi c’è “una fiducia grande nella forza delle idee e delle parole”.
Nel maggio 2022 l’Archivio e la Biblioteca Piero Manni e Anna Grazia D’Oria e della casa editrice Manni hanno ricevuto la Dichiarazione del Ministero della Cultura di interesse storico particolarmente importante, e oggi sono oggetto di un progetto di ricerca PRIN delle Università del Salento, Roma Tre e Lum.
Il logo
Narra la leggenda che Porto Badisco, poco a sud di Otranto, sia stato il primo approdo adriatico di Enea. Qui si trova la Grotta dei Cervi, la Cappella Sistina del Neolitico, il più imponente complesso pittorico europeo dell’era, eseguito in guano e ocra rossa. Quattromila anni fa l’abitarono i protosalentini e vi lasciarono l’affascinante testimonianza della loro cultura: scene di caccia, figure antropiche e animali, raffigurazioni simboliche e magiche, un maggiorente che danza, la misteriosa suggestiva “stanza delle manine” in fondo ad uno dei tre corridoi…
Tra le raffigurazioni compare ripetutamente una sorta di croce greca con un vuoto all’incrocio dei bracci: secondo una interpretazione corrente rappresenta quattro persone sedute a conversare intorno al fuoco. Spingendoci con l’immaginazione oltre il lecito dell’ipotesi scientifica, possiamo fantasticare cacciatori che enfatizzano le proprie imprese venatorie.
L'abbiamo assunta, questa figura, come logo della casa editrice in quanto rappresentazione della conversazione, della comunicazione, delle storie da raccontare.
Tra gli autori in catalogo: Tina Anselmi, Cosimo Argentina, Nanni Balestrini, don Tonino Bello, Vittorio Bodini, Franco Berardi Bifo, Ginevra Bompiani, Loris Campetti, Giorgio Caproni, Marosia Castaldi, Luciana Castellina, Enzo Ciconte, don Luigi Ciotti, Massimo Cirri, Vincenzo Consolo, Maria Corti, Carlo D'Amicis, Guido Davico Bonino, Giancarlo De Cataldo, Eugenio De Signoribus, Antonio Debenedetti, Paolo Di Stefano, Piero Dorfles, Francesco Erbani, Giulio Ferroni, Ennio Flaiano, Umberto Fiori, Franco Fortini, Bruno Gambarotta, Michele Gambino, Giovanni Giudici, Pietro Ingrao, Raffaele La Capria, Franco Loi, Romano Luperini, Valerio Magrelli, Luigi Malerba, Lidia Menapace, Alda Merini, Elio Pagliarani, Valentino Parlato, Roberto Piumini, Antonio Prete, Ermanno Rea, Alberto Rollo, Umberto Saba, Edoardo Sanguineti, Giorgio Simonelli, Domenico Starnone, Peter Stein, Andrea Tarabbia, Enrico Testa, Nichi Vendola, Paolo Volponi, Alex Zanotelli, Andrea Zanzotto.